Quando rivolgersi ad uno psicologo?


Qualora ci si senta a disagio nelle relazioni con se stesso, i familiari o l’esterno. Spesso il problema vissuto da una persona in un determinato momento della sua vita è ascrivibile a una più generale sofferenza relazionale. Le motivazioni possono essere le più varie, una psicoterapia è in ogni caso un viaggio all’interno di se stessi. Si può essere mossi ad intraprendere questo viaggio a causa di un disagio o una sofferenza psichica che diventa sempre più difficile contenere, oppure perché si sta attraversando un momento particolarmente critico e difficile a causa di dolorosi eventi esterni, o anche per un’esigenza interiore di maggiore consapevolezza e ampliamento della coscienza di sé.



Quando è il “momento giusto” per rivolgersi ad uno psicoterapeuta?

Non è possibile definire a priori un “momento giusto” in cui chiedere un sostegno, proprio perché è importante che questo sia frutto di una elaborazione personale.

Potrebbe esserlo quando si intende cambiare la propria vita in meglio, ponendo fine ad una sofferenza, a un pensiero che ci disturba, a un comportamento o reazione che per quanto ci sforziamo di cambiare, non riusciamo a farlo. Ancora quando sentiamo di voler trovare una soluzione definitiva ai nostri problemi, ma anche quando sentiamo di avere qualche difficoltà con gli altri o con il mondo.
Ci si può rivolgere ad uno psicoterapeuta, anche quando non si ha un disturbo grave. Ad esempio quando non si riescono a raggiungere degli obiettivi che ci prefiggiamo o ancora quando desideriamo accrescere e sviluppare il nostro benessere interno. In ogni caso, è bene sottolineare che rivolgersi ad uno psicoterapeuta significa riservarsi un tempo ed uno spazio per sé, che non deve essere inteso come un obbligo bensì come un’opportunità, un vantaggio per sé. Per questo motivo ognuno può scegliere come e quando servirsene.